Agape maschile

di Alter Ille
giugno 2001

Caro amico,

di nuovo torno a ringraziarti per il regalo che mi hai fatto con la tua presenza alla nostra riunione di ieri. Spero che ti sia trovato bene tra uomini. Con queste riunioni a me sembra che abbiamo rinnovato e riproposto una tradizione di agape maschile, di cui oggi si è persa traccia nella generale farsesca e tragica competizione tra castrati a cui ha ridotto i rapporti tra maschi la società contemporanea. Penso che non sia cosa da poco per chi ha ancora affetto e simpatia per il destino dell’Umanità intera. Sentire di Sinistra, penso. O di Destra?

Ti dirò che quando parlo di castrati non posso non vedere anche la folla di donne perdute al proprio sesso e quindi a se stesse che ormai sono il segno più tragico con cui la nostra civiltà occidentale manifesta al Mondo il suo fallimento, la sua impotenza e la sua fine. Fine del femminile, fine del maschile, fine del sesso, fine della maternità e paternità, fine della figliolanza, fine della famiglia, fine dell’identità umana. Del resto un volto da uomini è stato, se ci pensi, la cosa più difficile da realizzare e da portare fin dall’inizio della storia umana: dopo il primo tentativo di “miglioramento”, Adamo ed Eva non si dovettero nascondere agli occhi del Padre?

Quella che Freud indicò come perversa infantile, la donna in protesta virile, viene oggi celebrata e imposta come modello di donna del futuro, fino a creare una dimensione di follia al femminile con numeri da epidemie! Pensa alle percentuali delle anoressiche, delle depresse, delle nevrotiche e delle spostate. Tutte dichiarate donne liberate! Tutte scatenate a rivendicare contro i maschi il loro diritto al membro! Diritto che adesso, nel passaggio dalla nevrosi femminista al delirio femminista, sembra diventato anche un dovere! Le femministe di ogni ordine e grado non si stanno spremendo il cervello per spiegare ai maschi come si fa ad essere maschi per davvero? Un vero reparto psichiatrico in cui le malate sono dichiarate non solo sane ma addirittura normative per tutti. E i maschi tenuti ad ascoltare in religioso silenzio la nuova rivelazione uscita dalle sacerdotesse in stato di trance.

Il discorrere tra maschi intorno ad un tavolo, in comunione affettuosa di sentimenti, intenzioni e pensieri, è l’unico ambito in cui possa riapparire la realtà, il principio di realtà e la realtà stessa. Per tutti, dunque. Oggi come milioni di anni fa. Fuori di questo ambito spirituale maschile, è la follia e la barbarie.

Per fortuna creare momenti di comunione maschile è nel patrimonio sia genetico sia culturale proprio dei maschi. Questa straordinaria capacità dello spirito maschile, di cui i maschi intessono normalmente la loro vita di relazione, è stato ed è l’unico ambito in cui l’Umanità si è ritrovata e si siano dati i fondamenti dei grandi passi avanti spirituali dell’Umanità, come l’agape maschile cristiana, a mio avviso, forma e contenuto, quindi fondamento stesso della rivelazione che ha cambiato il mondo.

Caro amico, il nostro discorrere affettuoso, la nostra intesa istintiva, la condivisione del cibo e del nostro spirito, non significa l’ultimo rifugio di maschi sconfitti, ma significa l’unica e ripeto l’unica speranza di bene per tutti. Un abbraccio.