Essere uomini

di Riccardo Burgio
settembre 2001

Ebbene, come affrontare questa situazione è il vero interrogativo che ci dobbiamo porre.

Come vedere chiaro in questa fitta nebbia che avvolge tutto quanto?

Come abbiamo fatto ad abdicare alla forza ed al coraggio di essere uomini, la nostra peculiare specificità e valore, nei cicli e ruoli naturali?

Che cosa ci ha travolti così violentemente da trascinarci fino a questa disfatta?

Dobbiamo battere in ritirata da una battaglia ormai persa? Ci occorrono nuove armi! Non sarà facile.

Ormai ragioniamo tutti al femminile.

Non dimentichiamo che in questa frenesia di "vittoria" anche la donna, diventata astiosa e arrogante, demone famelico, assetato di supremazia e di piaceri, è tutt'altro che felice.

Ma dobbiamo anche stare attenti, perché in questa triste battaglia tra i sessi, viene completamente dimenticato 'l'essere umano', medaglia di cui, uomo e donna, non sono che due facce!

Quelle donne che si arroccano adesso nell'invenzione della loro casta superiore, scarseggiano evidentemente di intelligenza, chiunque esse siano.

In questa separazione esasperata lasciamo che siano loro a perdersi.

Nella profondità e solitudine di ciò che è l'esser-uomo, distaccatosi dalle faccenducole femminili, " l'uomo maschio" in quanto tale, deve avventurarsi.

"Essere umano" ed "essere uomo", allora, potrebbero coincidere.